Il miglio è un cereale originario del Nord Africa ma oramai diffuso in tutto il mondo. Cresce soprattutto nei climi più caldi e ha bisogno di minori quantità di acqua rispetto ai suoi fratelli. Appartiene alla famiglia delle Graminacee e la sua infiorescenza a ciuffo somiglia a quella del grano: i frutti sono cariossidi.
È un cereale privo di glutine e molto nutriente ma in Italia e in molti altri paesi, è ancora soprattutto destinato all’alimentazione degli animali.
Il miglio è ricco di proteine, vitamine, minerali e fibre. Tra le vitamine spiccano quelle del gruppo B, in particolare niacina, tiamina, riboflavina e piridossina mentre tra i minerali sono prevalenti il ferro, lo zinco e il fosforo.
L’inserimento del miglio nell’alimentazione ha numerose conseguenze positive. Sebbene il suo pool amminoacidico sia, come per tutti i cereali, povero in alcuni amminoacidi essenziali e sia quindi opportuno abbinarlo con ilegumi, il suo contenuto di fibre tiene sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue.
È benefico anche per la salute delle ossa e dei denti, per il suo contenuto in minerali e per il cuore, grazie alla presenza degli acidi polinsaturi e delle fibre, che favoriscono un corretto metabolismo del colesterolo. La presenza dei lignani sembra avere un effetto cardioprotettivo e antitumorale- mica male per un cereale considerato “povero”.
Il miglio in estratto secco è molto utilizzato nei prodotti per il benessere di capelli, pelle e unghie e non è certamente difficile capire perché: il suo contenuto proteico stimola la naturale sintesi di cheratina, componente principale della pelle e degli annessi cutanei; le vitamine del gruppo B e i minerali come zinco e ferro vanno a rinforzare la struttura e il corpo dei capelli e delle unghie, soprattutto nei difficili momenti di stress o di ricambio stagionale.
Alla base della piramide alimentare della dieta mediterranea si trovano i cereali e, a ben guardare, sono veramente alimenti straordinari, di cui per alcun motivo ci dobbiamo privare ma anzi, cercare di integrarne il più possibile. In Italia consumiamo tantissimo frumento e mais, perdendo di vista la ricchezza di elementi che questa classe di alimenti ha da offrire.
E allora: benvenuto miglio!